L'idea progettuale nasce prima dall'esigenza di ripensare lo spazio. modificando i connotati di questo incrocio urbano, promuovendolo da semplice passaggio veicolare a momento di qualità e di attrattiva. Attraverso l'aggregazione di due elementi architettonici, riconducibili a meri simbolismi dai diversi limiti fisici, Acqua e Lavoro, strettamente collegati alla storia del paese.
La fontana con l'acqua è la storia, chiaro segnale della ricchezza di sorgenti.
Lo schermo/cornice, con il ferro che la compone, è il simbolo della società industriale, struttura solida di Beverate.
L'intervento mira ad esaltare la fontana, riorganizzando il piccolo spazio, non riposizionandola, bensì lasciandola nella sua attuale collocazione, dandole il suo ruolo principale di memoria storica.
Ciò che si delinea chiaramente è allora un nuovo spazio e diverse dimensioni organizzate tra processi materiali ed immateriali.
In questa prospettiva lo studio dei particolari, così come la scelta dei materiali e delle tecniche utilizzate nella realizzazione dei vari elementi di cui si compone il progetto, diventano un elemento fondamentale. Non solo per la stessa natura costitutiva ma anche ai fini della costruzione di quel processo di partecipazione e condivisione delle scelte, che si gioca sulla qualità del progetto per lo spazio.
La proposta si spinge così fino ad immaginare ed individuare le caratteristiche morfologiche e materiche attraverso prefigurazioni di spazi e di immaginari collettivi, rappresentativi di una comunità. |