Localizzato nella parte più urbana del Lungomare di Pescara è un’architettura che ha un’importante qualità intrinseca, è un’opera di grande “economia”. Progetto basato su un’economia di scelte progettuali, di segni, di forme, di materiali e fondamentalmente di sostanza. Un’economia di intenti piuttosto che di mezzi, che si riflette in un’architettura semplice e lineare, dalle volumetrie pure e dai contenuti essenziali. Un’economia di intenti che è in grado di dare un immediato valore aggiunto all’opera, di farla emergere dall’anonimato del Lungomare di Pescara in cui si trova e di porla su un diverso piano, sia linguistico che interpretativo.
Percorrendo quindi il lungomare di Pescara, costituito da architetture diversificate ed ostentate, il Salus a mare si nota appunto per questa sua grande semplicità e purezza espressiva. Il progetto si può ascrivere ad una contemporaneità senza luogo e senza tempo. Potrebbe essere costruito in Portogallo, Francia o Grecia, ed è quindi senz’altro un’architettura mediterranea. Potrebbe essere un’opera del periodo modernista, ma è anche e soprattutto un’opera contemporanea ed attuale.
Il progetto parte da un anonimo gabbiotto esistente che viene recuperato e diventa un cubo bianco contenente i pochi servizi necessari allo stabilimento. La posizione stessa del cubo definisce la zona di ingresso dalla strada e da l’allineamento al lungo percorso lineare verso il mare. A fianco al cubo esiste una stanza all’aperto che diventa lo spazio principale del progetto, luogo di sosta, attraversamento, spazio di incontro e svago. Questa stanza all’aperto è schermata da leggere pareti frangisole che contribuiscono a creare uno spazio racchiuso, coperta da teli in stoffa bianca agganciati ad un telaio metallico, attrezzata con strutture in ferro ed arredo mobile, quasi a negare qualsiasi permanenza nello spazio aperto. Il pavimento è in cemento verniciato in bianco, elemento che accresce il senso di alienazione rispetto al contesto. I materiali in generale sono sapientemente studiati e contribuiscono a trasmettere quell’immagine di semplicità ed “economia” prima citata.
Il progetto non crea un fronte chiuso e compatto lungo la strada, ma anzi lascia una bella visuale aperta verso la spiaggia ed il mare, creando quindi un collegamento tra città e mare. |